Massoterapia

Manovre eseguite sul corpo per lenire dolori muscolari o articolari, per tonificare il volume di alcuni tessuti, adatto per alleviare i disturbi legati a contratture, tensioni muscolari come il mal di schiena, sciatica, dolori legati alla zona cervicale. Il massaggio ha funzione rilassante, decontratturante, circolatoria e antinfiammatoria. Riduce lo stress, regola l’attività ormonale

Massaggio decontratturante

Il massaggio decontratturante elimina le contratture e rilassa la muscolatura.

Considerato un vero e proprio trattamento terapeutico per i soggetti con dolore muscolare localizzato in distretti specifici a seguito di posizioni posturali scorrette, sforzi fisici inadeguati, traumi.

Consiste in manovre di digito pressione, di sfregamento superficiale e profondo, di frizioni ed impastamenti per scollare e rendere più elastici i tessuti.

Agisce in vari modi:

  • allenta la tensione e gli spasmi muscolari
  • scioglie i nodi muscolari
  • ripristina l’equilibrio del corpo
  • abbassa la pressione
  • incrementa l’apporto di ossigeno ai muscoli

Dopo il massaggio, la parte interessata potrebbe essere un po’ indolenzita, vuol dire che il muscolo sta tornando al suo stato ottimale.

Massaggio connettivale

Una tecnica di massaggio del profondo, in grado di interagire con il sistema connettivo e la comunicazione tra le varie parti del nostro corpo.

La tecnica del massaggio connettivale è una tecnica che interagisce con glistrati profondi dei tessuti muscolari. È qui infatti che si accumulano le tossine a seguito della pressione e dello stress a cui viene sottoposto costantemente il nostro corpo.

L’infiammazione del muscolo ne è un chiaro segnale. Ciò che la tecnica del massaggio connettivale consente è proprio lo scioglimento della tensione e il rilassamento dei tessuti muscolari interessati, comportando il rilascio di tossine e una migliore circolazione di ossigeno e sangue nel sistema. Ma non solo, il massaggio connettivale viene così definito in quanto agisce sul sistema connettivo, ovvero il sistema che provvede al collegamento, sostegno e nutrimento dei tessuti dei vari organi del nostro corpo.

Grazie a questa interazione, la tecnica del massaggio connettivale si prefigge di ottenere un’azione riflessa, che va dagli stati profondi della pelle del soggetto fino a un muscolo o un organo sofferente. In questa particolare accezione, il massaggio connettivale viene arricchito dal termine “riflessogeno”.

Massaggio miofasciale

Importato dagli Stati Uniti d’America, il massaggio miofasciale prende il nome dal suffisso “mio” che deriva da muscolo e “fasciale” da fascia. Si tratta di una tecnica di terapia manuale che non lavora sui muscoli, ma tra i muscoli (cioè sulla fascia che li riveste); essa trae le sue origini dall’osteopatia di Andrew Taylor Still, la terapia che si basa sul contatto manuale per la diagnosi ed il trattamento, la prima che ha messo in risalto l’importanza della fascia intesa come tessuto connettivo che riveste l’organismo a livello sottocutaneo. I muscoli del corpo sono disposti in fasce ordinate avvolte da guaine di tessuto connettivale che formano una rete estesa chiamata sistema miofasciale. Il metodo utilizzato per questo massaggio neuromuscolare lavora proprio su questo ampio tessuto elastico agendo al contempo sul fronte muscolare e nervoso.

I vantaggi del massaggio miofasciale terapeutico sono quelli di aumentare l’apporto ematico, di migliorare il deflusso venoso e linfatico, di restituire scorrevolezza ai tessuti e quindi di modificare la percezione di rigidità e di dolore, inducendo un progressivo rilasciamento della componente fasciale, liberando i muscoli e gli organi dalle costrizioni associate alla densificazione del connettivo.

Il tessuto connettivo, si spande ed avvolge tutto il corpo, questo complesso di membrane trasmette ogni minima tensione a tutto il corpo. Lavorare sulla decontrazione della fascia significa intervenire direttamente sulla postura con tutti i benefici che ne derivano.

Massaggio sportivo

Dopo lo sforzo i muscoli entrano in uno stato di impoverimento energetico che deriva dalla produzione di acido lattico e tossine che, se non vengono eliminati prontamente, sedimentano nelle fibre causando difficoltà nella loro contrazione.

Il Massaggio sportivo specifico per le attività agonistiche (in cui si possono avere grosse sollecitazioni di muscoli, tendini e articolazioni) si differenzia, a sua volta, in:

  • massaggio sportivo pre-gara ossia di preparazione al gesto atletico (con manualità elasticizzanti e vascolarizzanti);
  • massaggio sportivo post-gara che mira a velocizzare al massimo il recupero fisico dopo lo sforzo muscolare (con azione drenate, defaticante e miorilassante ossia di decontrazione muscolare).
  • massaggio sportivo infra-gara, da effettuarsi sul campo.

I massaggi assicurano importanti benefici allo sportivo:

  • decongestionamento e rilassamento dei i tessuti con conseguente guarigione accelerata dalle contratture muscolari;
  • riduzione delle tensioni muscolari;
  •  stimolazione della microcircolazione locale;
  • diminuzione dei livelli di cortisolo e serotonina nel sangue con conseguente riduzione dello stato d’ansia e miglioramento dell’umore;
  • aumento delle endorfinecircolanti con conseguente inibizione della sensazione dolorifica;
  • riduzione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa;
  • effetto drenante ed accelerata rimozione dell’acido lattico e delle scorie metaboliche prodotte durante l’attività sportiva;
  • prevenzione degli infortuni;
  • preparazione muscolare all’attività fisica.

Linfodrenaggio (metodo Ayurveda e Vodder)

Il Linfodrenaggio esplica il suo effetto a livello dei tessuti superficiali (cute e sottocute) e non sulla fascia muscolare.

Le varie manualità, vengono eseguite in sequenze prossimo-distali che rispettano il decorso dei deflussi cutanei e sottocutanei in direzione delle stazioni linfonodali di competenza di un determinato territorio linfatico.

Tecnica di massaggio eseguita con movimenti armonici, lenti e ritmici al fine di rispettare i parametri fisiologici del deflusso linfatico e non indurre stimoli che possano provocare “spasmi dei vasi linfatici”, favorisce anche altri effetti, dimostrati scientificamente, quali simpaticolitico e antidolorifico.

Il Linfodrenaggio rappresenta la terapia d’elezione nell’approccio massoterapico di Linfedemi primari e secondari, ma notevoli sono le indicazioni in cui il Linfodrenaggio può essere inserito come terapia associata/complementare a quella fisioterapica e/o farmacologica in particolare in caso di:

  • Insufficienze venose (ulcere venose), flebostasi costituzionali, disturbi circolatori a carico del microcircolo, interventi di chirurgia vascolare (safenectomie)
  • Traumi articolari e muscolari, distorsioni, lesioni tendinee, legamentose, esiti di fratture, interventi di endoprotesi.

Bendaggio taping funzionale

Il bendaggio funzionale è una tecnica di immobilizzazione parziale volta a ridurre i tempi di guarigione rispetto alle metodiche di immobilizzazione tradizionali.

Un’articolazione viene infatti messa in scarico e protetta, soltanto nella direzione di movimento dolorosa o patologica. Si ottiene attraverso l’applicazione mirata di bende e cerotti adesivi.

Le bende utilizzate si distinguono per le varie misure (cm 6-8-10), o per il loro grado di estensibilità. Alcune bende sono elastiche in larghezza, altre in lunghezza,altre ancora in entrambe le direzioni; vengono impiegate a seconda delle indicazioni. Il cerotto o tape anaelastico viene utilizzato per bloccare l’articolazione nelle direzioni desiderate.